Gestione - ManagementLe Gestioni separate

Le Gestioni separate

Il Fondo gestisce le proprie risorse attraverso convenzioni/polizze assicurative stipulate con imprese di cui al D.lgs. 209/2005 (Codice delle Assicurazioni Private) e successive integrazioni e modificazioni.

Diversamente da una gestione di tipo finanziario – o a valori di mercato, le cui prestazioni dipendono dall’andamento dei mercati – una gestione assicurativa collegata ad una gestione separata è solo parzialmente influenzata dall’andamento dei mercati, perché con la convenzione la Compagnia si impegna a fornire determinate prestazioni, assumendo su di sé i rischi di mercato; infatti i rendimenti ottenuti in passato vengono consolidati e incorporati nella prestazione.   

La rivalutazione delle prestazioni definite in convenzione viene effettuata sulla base dei rendimenti conseguiti dalla gestione separata di riferimento, nella quale confluiscono i contributi ricevuti.

Le regole che definiscono le modalità di valutazione degli investimenti, il calcolo del rendimento medio e gli impegni verso i beneficiari sono definite da norme di legge¹ e di vigilanza², oltre che da regole proprie della Compagnia³.

L’attività delle Compagnie è soggetta alla vigilanza IVASS.

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Gestione separata

Una gestione separata (GS) è “un portafoglio di investimenti gestito separatamente dagli altri attivi detenuti dall’impresa di assicurazione, in funzione del cui rendimento si rivalutano le prestazioni dei contratti ad esso collegati”4.

Ogni GS ha una propria contabilità, con registrazioni giornaliere, prospetti di verifica mensili e rendiconti annuali; i rendiconti vengono verificati da una società di revisione abilitata e trasmessi a IVASS insieme alla relazione della società di revisione.

Il valore complessivo delle attività presenti nella GS non può essere inferiore all’importo delle riserve matematiche costituite per i contratti collegati al rendimento della gestione stessa; in caso contrario la Compagnia è tenuta a integrare la GS con propri attivi, fino a concorrenza dell’importo delle riserve matematiche. La verifica viene effettuata mensilmente.

Salvo il caso di reintegro degli attivi non sono ammessi trasferimenti di attivi dalla Compagnia alla GS.

 

Investimenti

Sono ammessi gli investimenti previsti dal Codice delle Assicurazioni Private (CAP) con esclusione di: immobili utilizzati dalla Compagnia, immobilizzazioni materiali, spese di acquisizione da ammortizzare, crediti infruttiferi e crediti verso riassicuratori.

Gli investimenti in titoli di debito e di capitale possono essere classificati come immobilizzati o circolante – ovvero durevoli o non durevoli –, in base alle regole che presiedono la redazione dei bilanci delle imprese di assicurazione e quelle proprie della Investment policy della Compagnia.

Il metodo di valutazione degli investimenti in titoli varia in base alla loro classificazione, che è funzione sia della natura del titolo, sia dell’ottica di investimento:

•    i titoli immobilizzati o durevoli sono valutati al costo medio di acquisto o di sottoscrizione, rettificato di eventuali pro-rata, e sono soggetti a svalutazione solo a fronte di accertate perdite permanenti di valore (“costo storico”);

•    i titoli classificati come circolante o non durevoli sono iscritti al minore fra il costo medio d’acquisto ed il valore di mercato.

La valutazione a costo storico è funzionale al perseguimento di obiettivi strategici di sviluppo a medio-lungo termine, è applicata prevalentemente a obbligazioni e altri titoli a reddito fisso destinati a rimanere in portafoglio fino alla naturale scadenza, essendo correlati con gli impegni assunti nei confronti degli assicurati in termini di orizzonte temporale e livello di prestazione garantita.   

La valutazione a costo storico può essere applicata anche a titoli di capitale e simili, se risulta evidente la loro attitudine a costituire un investimento durevole, e in ogni caso si tratta di quote residuali del portafoglio a utilizzo durevole.

 

Calcolo del rendimento medio

Il tasso medio di rendimento della gestione separata nel periodo di osservazione è determinato dal rapporto tra il risultato finanziario della GS e la giacenza media delle attività della stessa.

Il risultato finanziario della GS è costituito dai proventi finanziari netti di competenza conseguiti dalla gestione stessa nel periodo di osservazione, cioè dalla somma algebrica di: scarti di emissione e di negoziazione, utili realizzati (incluse commissioni retrocesse e altri proventi riconducibili al patrimonio della GS), perdite sofferte, plusvalenze e minusvalenze effettivamente realizzate, spese di negoziazione effettivamente sostenute, spese di verifica contabile. Il risultato finanziario è al lordo delle ritenute di acconto fiscale.    

Utili e perdite da realizzo sono determinati con riferimento al valore di iscrizione (immobilizzati o circolante) delle corrispondenti attività nel libro mastro della gestione separata, che per le attività di nuova acquisizione è pari al prezzo di acquisto.

La giacenza media delle attività della GS è pari alla somma delle giacenze medie nel periodo di osservazione dei depositi in numerario, degli investimenti e di ogni altra attività della gestione stessa.    

La giacenza media nel periodo di osservazione degli investimenti e delle altre attività è determinata in base al valore di iscrizione (immobilizzati o circolante) nel libro mastro della GS.

I criteri di valutazione per il calcolo della giacenza media possono essere modificati solo in casi eccezionali; tale evenienza va riportata in una nota illustrativa del rendiconto riepilogativo, contenente le motivazioni dei cambiamenti e il loro impatto economico sul tasso medio di rendimento della GS.

L’utilizzo di derivati (a fini di copertura) consente alla Compagnia di utilizzare le deroghe al metodo di calcolo dei rendimenti stabilite da ISVAP (art. 7-quater, Regolamento 38/2011).

 

Riserve matematiche

Le riserve matematiche vita fanno parte delle c.d. riserve tecniche e sono la somma degli impegni assunti dalla Compagnia verso i beneficiari.    

Queste riserve sono calcolate analiticamente per ogni contratto sulla base dei premi puri (contributi), facendo riferimento alle eventuali assunzioni attuariali (tassi tecnici e ipotesi demografiche) adottate per il calcolo dei premi relativi ai contratti in essere; comprendono le quote pro-rata dei premi maturati nel periodo e tutte le rivalutazioni attribuite in applicazione delle clausole contrattuali; sono sempre almeno uguali al valore di riscatto.


D.lgs. 209/2005 – Codice delle Assicurazioni Private
Regolamenti ISVAP n. 21 e 22 del 2008; n. 38 del 2011 e s.m.i.
Investment Policy e Regolamento della gestione separata
Regolamento ISVAP n. 38 del 2011 e s.m.i.